sabato 29 dicembre 2012

poesia N° 26


tutto tace,
dalla finestra tutto tace,
fermo, immobile
neanche un filo di vento a muore gli aghi di pino.
una debole luce che spunta dalle nubi all'orizzonte
un debole rossore che si accede lentamente
raggi che bucano le candide nuvole che presto lasceranno
posto alla sfera infuocata del sole
ma che in inverno non mostra i suoi raggi accesi
causa di una fitta coltre di foschia che tutto avvolge.
la natura si sta destando,
le piccole creature cantano il risveglio lento mattutino.
il piccolo pettiroso svolazza in qua in la quasi voler giocare
e indicare che è ora di svegliarsi dal sonno.
il gallo celebra il mattino,
lo strato di brina avvolge tutto intorno il giardino,
l'erbetta congelata, che presto
si sciglierà a lasciar
posto al verde acceso della libertà.
il mattino presto è una confusione di colori,
tutto sfumato
tutto caotico,
ma che indica come l'avvanzamento imminente
del sole che tutto scalderà e irradierà con i propri raggi.
un momento che segnare il culmine della giornata
con tutti i suoi colori innati, vivi
che solo essa stessa sa mostrare con la sua perfetta bellezza
un essere vivo, che con umiltà ci mostra ogni giorno
un insegnamento diverso di vita.


Marco Samaritani Comacchio '85

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