sabato 29 dicembre 2012
poesia N° 22
buongiorno!
appena sveglio e già pieno di pensieri in testa
che si accavallano.
un susseguirsi di idee, pensieri fuorvianti,
un caos in poche parole.
pensavo di svegliarmi stamattina pieno di vita
sorridendo, con l'intento di
dare uno schiaffo al passato,
invece rieccolo che puntualmente rispunta quotidianamente.
ricordi belli,
attimi indimenticabili,
momenti persi,
parole che si perdono nel nulla,
belle, brutte, inascoltate, dolci,
dette quasi susssurrando.
è impossibile la mia mente è turbinio di memorie del passato
che al mattino come quasi fosse impostato dal mio cervello
ritornano a farsi vive.
cerco di fare una doccia,
di lavarmi via di dosso questa negatività,
questa rabbia,
quella rabbia che ogni giorno mi fa nascere in me
cattiveria gratuita.
l'acqua scorre su di me, i pensieri scivolano,
le idee nascono,
la mente si svuota, credo io.
impossibile, non riesco a rilassarmi.
chiudo gli occhi entro in un mondo che non c'è: il mio, il mio angolo personale
ritagliato da molti anni ormai
allo scopo di rinchiudermi per riflettere.
vedo qualsiasi cosa: passato, presente, futuro,
o meglio quest'ultimo lo immagino.
è troppo lontano, credo in convinzioni,
valori, principi che non sono accettati nella mia società odierna.
sono come dire, rifiutati da idee di vita al quanto strane e caotiche.
esco dal mio torpore personale,
chiudo l'acqua dopo alcuni minuti che sembrano anni luce,
rispetto alla realtà.
c'è uno specchio di fronte a me:
mi guardo, osservo una persona che
è diversa,
o per meglio dire non riconosco
nel mio io interno, nella mia coscienza.
un subconscio infinito dove
come un disco magnetico inizia a riempirsi
di qualsiasi cosa.
è impossibile penso io,
perchè spesso mi chiedo, tutto questo attaccarmi ripetutamente quotidianamente,
continuamente contradetto da persona a cui voglio bene
e sono sangue del mio sangue.
non riesco a vivere in questo modo,
in questo mondo,
in questa società, realtà finta, fatta di castelli in aria,
persona dai mille volti,
sfumature che invece di essere creature benevole, altruiste,
sono solo pronte a pugnalarti alle spalle.
lo sento che c'è qualcosa in questa misera vita mia,
una presenza, uno spirito,
sento, lo percepisco,
quasi come connettersi a qualcosa di invisibile, di irragiungibile per me.
spesso poi la mia mente si ferma e
perde il filo del discorso per poi ritrovarlo subito in un discorso diverso
ma che vuole esprimere le stesse identiche cose del precedente perso.
possibile che siamo come chiusi dentro a un qualcosa che noi non sentiamo,
una scatola,
ci sono barriere oltre le quali le persone, le menti soprattutto non vanno,
cisono molti limiti mentali.
sembra che ogni giorno viva in un sogno o peggio ancora in un incubo senza fine.
osservo, guardo, vedo,
una miriade di esseri umani andare tutti nella stessa direzione
da loro da altri esseri umani che
ritenuti da loro stesso, superiori ad altri.
immagini, idee, opinioni, avvenimenti,
un susseguirsi di eventi che sembra come ripetenersi dopo un certo numero prestabilito di anni.
maleducazione, niente rispetto sono questi gli elementi su cui spesso mi
fermo a riflettere, anche spessissimo.
a volte vorrei entrare in una mente umana,
capirne cosa pensa, come si creano gli input
che poi portano alle azioni che le persone compiono ogni giorno sia belle che brutte
positive e negative.
chiedo solo una cosa:
voglio essere estratto,
sì estratto disconnesso da un mondo che non è il mio,
dove cui non mi riconosco.
sono rinchiuso come in una scatola
non vedo le barriere ma le sento,
sono in uno show dove i creatori o i guardiani del nostro destino
ci dicono e ci impongono cosa fare.
io non sono così!
sono senza regole,
sfuggo a tutto questo.
non vedo neanche lontanamente un piccolo granello di comunanza con quello in cui credo
nel mio essere di vita futura e passata e presente.
vivo come sotto ad una cupola,
no anzi una bolla pronta ad esplodere in qualsiasi momento
ma che invece non esplode mai.
perchè?
forse c'è qualcuno che egli stesso o anche essa stessa
vuole mantenermi osservatore di tutta questa realtà inc ui non mi riconosco?
vuole farmi vedere, riflettere e soprattutto capire,
farmi reagire in un qualche modo,
alle avversità che mi si presentano continuamente,
lì pronte come quasi un dovere quotidiano da eseguire.
poi all'improvviso una voce dal nulla:
forse è il mio io interno, il me stesso che vive dentro di me
che mi da la forza di andare avanti,
di lottare contro queste forze naturali invisibili che si contraddicono al mio interno.
non so ma secondo il mio umile parere io ho acquisito una capacità
in tutti questi anni, proprio a stare dentro questa bolla di sapone,
con un ruolo di osservatore che neanche io so di fare ma ogni giorno svolgo puntalmente
come se fosse la mia professione.
vedo gruppi di persone ridere, scherzare, giudicare, dire cattiverie su tutti:
tutte azioni che io come persona a volte sono incapace di fare.
soprattutto giudicare e dire cattiverie gratuite:
questi verbi sono proprio quelli giusti ed adottati dalla nostra società odierna,
una realtà in cu ivivono miliardi di persone,
incapaci di capire la vera essenza della vita, della nostra natura
carpire lo scopo per cui siamo stati creati:
vivere in armonia con noi stessi e insieme agli altri aiutandosi per ogni cosa.
ed ecco che cambiando di nuovo discorso
mi ritrovo qui a scivere
non so neanche io per quale motivo, pensieri a volte altalenanti che non seguono un filo preciso.
che solo io come codificatore sono ingrado di spiegare e unire.
spero sempre che il mondo possa cambiare in meglio ma
a volte devo desistere,
le persone a me vicine mi provocano ciò
mi fanno sentire questo.
una cosa che vorrei che tutti sapere che dobbiamo essere come il sole e la terra il nostro pianeta:
dare e dare energia ripetutamente,
fare per gli altri altruisticamente senza mai chiedere niente in cambio.
perchè poi il sole ci scalda ogni giorno ma non riceve mai nullain cambio dalla terra,
un amore incondizionato,
eterno fin dalla creazione di noi stessi.
voglio essere così, mostrare un amore incondizionato
vivere così
avere una persona che la pensi come me.
un accomunanza di elementi che vedo susseguirsi ogni giorno nella mia vita
come quasi un essere superiore abbia gia deciso per me.
adesso mi ritrovo qui a scrivere senza una meta, un vagabondare senza fine
ma una cosa la so: quello che sto cercando non si è ancora rivelato ma presto lo troverò
lo devo trovare è la mia unica ragione di vita!
chissà se non nello scrivere si rivelerà ma intanto voglio svutare il cestino
dai pensieri negativi che mi affliggono e cominciare una giornata
che par voglia promettere qualcosa di positivo.
Marco Samaritani Comacchio '85
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