sabato 5 gennaio 2013

poesia N° 89


20.35 e 20.25

stamattina, la sveglia non
volevo proprio suonare.
il torpore del giorno
prima era immenso e
la stanchezza dalla
digestione pure.
oggi 25 dicembre,
giorno di natale
con i propri familiari
e grande cenone.
la nonna aspettava
indaffarata tra i fornelli
mentre noi portavamo
vari alimenti
preparati apposta
per l'occasione
in segno di educazione.
il pranzo è abbastanza
veloce, non pesante
e tutte le porzioni
normali.
il giorno prima invece
assicuro che
il pesce è tantissimo
e il mio stomaco
per poco non scoppia.
ieri e oggi due giorni
dalla carica alimentare
importante
e pressante.
il ritorno a casa èstato
dei normali,
ma l'umore di uscire
era indeciso, tantissima
stanchezza pure oggi
e la testa che frullava
a mille.
optai per un riposino,
che detto tra noi,
credevo durasse poco invece
si arrivò a sera.
ieri erano le 20.35 mentre oggi le
20.25.
due orari separati da soli
10 minuti
ma che indicano il grado di stress
che una persona possa
avere avere in due giorni
di grandi abbuffate alimentari.
due risvegli ritardatari, a sera.
dal canto mio in due giorni mi son
rinfrancato con due docce rilassanti
e il tempo passato con i miei
cari è stato a dir poco
fantastico, e spero di cuore
anche gli altri.
i pranzi natalizi e della vigilia
sono sempre così, ma a me
piace sempre
pensarli un modo
per riunirsi
ridendo e scherzando insieme
circondadosi di affetto sereno.
voglio scrivere questi appunti
perchè io stesso possa
ricordarmeli negli anni
che verranno, ed
insegnare al mondo
quanto è bello avere
nel proprio bagaglio di
vita questi grandi valori
d'amore e d'affetto.

Marco Samaritani Comacchio '85

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