lunedì 7 gennaio 2013

poesia N° 113


mio soffermo spesso
a guardare e cercare di
carpire la mia infanzia tramite
due quadri che ho nella mia
stanza.
due fotografie passate di altri tempi,
ma che racchiudono in esse
tutte e due la mia essenza
di persona.
nell immagine un bambino
innocente ma
se pure mostra cenni di
timidezza e un viso
duro, ha un carattere forte.
un estate indimenticabile quella,
un momento dove il tempo si era fermato
a immortalare tutto quel che era e
che è poi diventato nel futuro,
cioè me stesso di adesso.

Marco Samaritani Comacchio '85

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